Baalshamin

Triade palmirena, Baalshamin, padrone del cielo tra il dio Luna Agli-Bol e il dio Sole Malakbel, I secolo, Museo del Louvre.
Tempio di Baalshamin a Palmira prima della distruzione.

Baalshamin (o Baal Shamen in aramaico) è il dio del cielo fenicio, principale divinità della maggior parte dei popoli semitici che occupano l'est Mediterraneo, e venerato anche in Egitto e nell'antica Roma. Baalshamin è il re degli dei, dopo aver conquistato il regno di un altro dio, Yam, il dio dei mari.

Egli è il principe e padrone della terra, della pioggia e della rugiada, che ha combattuto contro Mot, dio della morte, della sterilità e della siccità. Come risultato di questa lotta, seguì un ciclo di sette anni di fertilità e abbondanza o di siccità e carestia. Nel corso del tempo, Baalshamin (nome originale in pahlavi arsacide) è sempre più visto come la proiezione in terra del dio Mitra[1], molto popolare nelle legioni romane.

  1. ^ Aly Mazahéri, Les Trésors de l'Iran, Genève, éd. Skira, 1977, p. 123

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